Presentazione Blog SOCIAL

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Se siete, com’è normale in Europa, lettori da sinistra a destra,…

… ed avete un minimo di memoria unita ad un pizzico di logica (e avete già letto la presentazione del Blog Corsi), avrete già capito scopi e funzioni anche di quest’altra sezione.

Anche se onestamente ne dubito, perché sono stato a lungo indeciso io stesso sul taglio da dare, decidendo poi di intendere per social quasi il contrario di quello che ci si aspetterebbe: non nuovi followers, ma piuttosto la condivisione di quei momenti di convivialità e di armonia che contraddistinguono il nostro circolo. Social quindi nel senso di socializzare, raggruppare, rivedere, ricordare… e non nel senso di esteriorizzare…

Orbene, definito il campo di azione, vi aspetterete ora, nel susseguirsi della normalità degli eventi, la presentazione della persona che dovrebbe seguirvi…

Dovrebbe… ma non l’ho ancora scelta!!!

Ahimè… qui casca l’asino… che poi sarei io… perché, come spesso mi succede nella vita, la scelta non sarà probabilmente frutto di analisi, di ragionamenti, di valutazioni…

Come potrei quindi analizzarvi chi stò cercando?

Come potrei dirvi che mi baserò più sulla passione, che sulle sue eventuali lauree?

Mi direste che sono matto… anzi… mi confermereste che sono un asino… E moh? Moh come ne esco?

Vabbeh… adesso faccio un bel copia e incolla (tanto una storia su un asino si trova sempre… ed io con gli asini sono fortunato)… e vedrete comunque che la storia, se avrete voglia di leggerla, sarà molto istruttiva… Si parla di un asino e di un pozzo… singolare, e non plurale, neh?

Storia dell’asino caduto nel pozzo e del suo padrone

Un giorno, l’asino di un contadino cadde in un pozzo. Non riportò alcuna ferita, ma non poteva uscire da lì con le sue proprie forze.

Il contadino pensò che l’asino era già molto vecchio e non serviva più a niente, e anche il pozzo ormai era secco ed aveva bisogno di essere chiuso in qualche maniera.

Così non valeva la pena sprecare energie per tirar fuori l’asino dal pozzo. Allora chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a interrare vivo l’asino. Ciascuno di essi prese una pala e cominciò a gettare della terra dentro il pozzo.

L’asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo, e pianse disperatamente. Tuttavia, con sorpresa di tutti, dopo che ebbero gettato molte palate di terra, l’asino si calmò.

Il contadino guardò in fondo al pozzo e con sorpresa vide che ad ogni palata di terra che cadeva sopra la schiena, l’asino la scuoteva, salendo sopra la stessa terra che cadeva ai suoi piedi.

Così, in poco tempo, tutti videro come l’asino riuscì ad arrivare alla bocca del pozzo, passare sopra il bordo e uscire da lì, trottando via felice.

Morale:

La vita ti getta addosso molta terra, tutti i tipi di terra.

Soprattutto se tu sei già dentro un pozzo.

Il segreto per uscire dal pozzo è scrollarsi la terra che portiamo sulle spalle e salire sopra di essa.

Ciascuno dei nostri problemi è un gradino che ci conduce alla cima.

E noi possiamo uscire dai buchi più profondi semplicemente non dandoci per vinti.